Questo gioco mi ha subito catturato dal trailer e mi ha interessato sempre di più con l’aumento dei dettagli di cui ero a conoscenza.

Poco tempo fa abbiamo parlato di un gioco che si rifaceva a H.P.Lovecraft.
Questa volta trattiamo di un gioco le cui atmosfere mi ricordano sicuramente i racconti di E.A.Poe.

Siamo nei recessi dei sogni della mente malata di un individuo.
E’ un ragazzo con una mente deviata che sogna, e presto si rende conto del fatto di sognare.
Ma quando i sogni prendono una piega incubica e ogni tentativo di svegliarsi fallisce, la missione diventa la sopravvivenza dell’integrità mentale agli orrori dell’inconscio.

Vi basta per interessarvi?

Devo citare l’atmosfera cupa, la grafica stimolante ed il puzzle solving come unica traccia per ritrovare il filo del senno perduto?
Una menzione merita sicuramente l’inventiva nell’ideazione dei puzzle, che mi ricordano molto Escher.

Non posso non citare un’altra motivazione in base alla quale sono stato ben felice di dare il mio denaro allo sviluppatore di DARQ: il fallito tentativo di corruzione da parte di Epic Games di Tim Sweeney.

Non mi dilungherò descrivendo nel dettaglio ciò che è successo, ma mi limito a dire che al momento di una succosa proposta economica da parte di Epic Games, di fronte alla prospettiva di tradire la fiducia delle persone che avevano finanziato e atteso fino a quel momento il rilascio di DARQ sulla piattaforma di Valve, lo sviluppatore ha deciso di mantenere la parola data e rifiutare l’allettante offerta economica, per una questione morale, di parola data, di correttezza, di affidabilità e di principio.

Ecco perchè oltre a comprare una copia ho comprato e regalato un’altra copia.

Trovate DARQ su Steam.