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E’ il momento della nostalgia.
E’ inutile dire che non ho comprato questi giochi oggi, e nemmeno per la prima volta.
Li avevo in versione fisica da una vita, ed ho deciso di ri-acquistarli solo per il piacere di rigiocarli ed averli nella libreria digitale di avventure grafiche.
In Still Life, Victoria McPherson, investigatrice dell FBI, sui trova in un punto morto delle indagini rispetto ad una omicida seriale.
Decide di tornare per le vacanze natalizie a Chicago presso la casa del nonno, investigatore anche lui.
Stranamente, in uno dei suoi faldoni, trova degli omicidi con un modus operandi dell’assassino molto molto simile a quello del serial killer.
In Still Life 2 si chiude la storia iniziata nel primo capitolo. Victoria assiste con sgomento al ritorno dell’assassino (o è un emulatore)?
Mentre indaga sul nuovo assassinio di una donna, Ellen Dunnigan, Victoria viene contattata da una giornalista specializzata sul caso, Paloma Hernandez.
Ella sostiene di avere prove importanti per identificare definitivamente il colpevole; ma prima di potersi incontrare per esaminarle assieme, Paloma viene rapita.
Una delle prime avventure grafiche in assoluto che ha permesso di giocare attivamente più di un personaggio.
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