E’ la seconda guerra mondiale, una squadra paracadutata dietro le linee nemiche deve sopravvivere e riconnettersi con il resto delle forze alleate.

La prima cosa degna di citazione è sicuramente lo scenario: la guerra.
Non di certo nuovo, rimane tuttavia una buona base sulla quale raccontare storie estremamente interessanti ed emotivamente intense.

Devo ammettere che questa premessa mi ha immediatamente ricordato la prima missione (tutorial) della campagna di Company of Heroes.

Come molti altri videogiochi che mi interessano molto , questo è una commistione sperimentativa di generi con l’obbiettivo di trarre il meglio da ciascuno.

Come prima influenza citerei sicuramente quella del survival, visto che i membri del drappello possono morire in azione rendendo quelle successive più complesse da gestire.
Sarei curioso di sapere come i ranghi si possano rinfoltire.
Immagino però si possa semplicemente reclutare persone oppure incontrare altri soldati dispersi.

La seconda influenza è quella dei tactical RPG come la serie Commandos.
E’ un genere che mi ha sempre interessato anche se non sono mai riuscito ad approfondirlo abbastanza a causa della mia perpetua distrazione (da parte di altri giochi più immediati).
Aggiunge un layer di difficoltà ma anche di stimolo intellettuale che non mi dispiace vedere in un titolo.

La terza influenza è quella degli action adventure che sviluppano una storyline complessa attraverso il gameplay e creano dinamiche interattive fra i personaggi costruendo la storia dinamicamente.

Altri aspetti che mi hanno colpito sicuramente sono:

  • la non facile scelta dell’ambientazione storica nella seconda guerra mondiale
  • una grafica cartoonosa che semplifica la visualizzazione e alleggerisce il tono
  • la stessa grafica cartoonosa, che paradossalmente riesce a non rovinare il tema serio, addirittura tragico, della guerra in corso
  • un accento promesso dagli sviluppatori sull’aspetto narrativo attraverso la varietà delle backstory dei personaggi
  • il sistema relazionale, basato sulle conversazioni, che cambia le interazioni fra i personaggi (e magari le loro statistiche?)

Sarebbe bello vedere coniugare efficacemente un gameplay tattico con una narrativa pari a quella di altri titoli molto significativi riguardanti le guerre mondiali come Valiant hearts o 11-11.

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