Un nuovo genere ed ancora una volta un titolo rilassante e stimolante.

Book of Travels si pone come obbiettivo di farvi vivere avventure vagando per un mondo incantato.

Il senso di magia si amplifica grazie ad una grafica che ricorda molto quella ad acquarello delle illustrazioni nei libri di racconti antichi.
Grazie ad esso sembra proprio di viaggiare non solo in un mondo rassomigliante ma diverso da quello attuale, ma anche in un’antica epoca piena ancora di magia e mistero.

Interessante poi l’idea di coniare una nuova nomenclatura per questo gioco: TMORPG (Tiny Multiplayer Online Role Playing Game).
Cosa significa?

  • Che quando si gioca si gioca di ruolo, ma che il gioco non è basato sulla meccanica RPG.
  • Il microcosmo che si crea con la persona che si incontra casualmente nel proprio peregrinare è molto importante. Più importante della vastità del mondo o del numero di persone che ci stanno giocando contemporaneamente (di solito i punti di forza di un MMORPG).
  • Il viaggio è uno spazio comune che ti permette di condividere parole, esperienze, aiuti (qualcuno ha citato Death Stranding?)

Questo gioco quindi punta, in fondo, al realismo: un mondo plausibile simile a quello quotidiano, dove intrecciamo relazioni con le persone che conosciamo e che incontriamo.
Ua piccolissima frazione selezionata dal Fato dell’infinità di persone che ricoprono l’orbe terracqueo.

Potete trovare Book of Travels su Steam.