La genuinità non è più di moda. E’ difficile riuscire a distinguere. A volte il falso risulta chiaro, a volte non lo è ma comunica un sentimento sotterraneo di disagio, impalpabile ma presente.

Tutti gli Youtuber hanno sempre trasmesso dalla stanza in cui era il loro computer, e quindi abbiamo visto decine di background diversi.

Camere da letto, salotti, sale da pranzo sono diventate una seconda casa per noi spettatori.

Ultimamente però sembra che si siano magicamente uniformati. Ogni Youtuber che non copre il background o ha il green screen improvvisamente ha sullo sfondo una nutrita libreria di qualche cosa, dove il “qualche cosa” è la materia del suo canale (libri, film, etc.).

Ora, non c’è niente di male ad avere ciò come sfondo nè tantomeno a mostrare quello se lo si aveva da tempo (come accade a me, per esempio).

Il punto è che spesso e volentieri non riesco a scuotermi di dosso la sensazione che il background non sia altro che un’ennesimo elemento decorativo volto in modo indiretto a validare l’attendibilità e l’autorevolezza del creatore di contenuti.

Come la librerie che spopolano in america con i libri falsi, lo YouTube moderno puzza di falso, ed ha abbandonato quasi del tutto l’originale impronta, amatoriale ma vera.

Il cosplay è passato dai vestiti fatti con fatica nel tempo libero ai vestiti fatti con fatica… dagli altri ed acquistati dalla star di turno (che diventa nient’altro che un’indossatrice o un indossatore).

Nutro poche speranze che questo ambito, un tempo campo di espressione di vera passione, non venga snaturato e trascinato in un baratro di mediocrità e finzione dalle masse.

Ma la canonizzazione della passione e la trasformazione del luogo dei propri divertimenti in un set fotografico (con l’equivalente metaforico del cartonato con lo scenario marino di sfondo del suddetto set fotografico) potremmo perlomeno risparmiarcele.